Cosa fa nascere la creatività? Cosa crediamo che sia o non sia un’idea creativa?
«La creatività non è una cosa da artisti e non si manifesta solo nei momenti di ispirazione. E non è neppure un talento innato, la creatività può essere potenziata con la pratica, la curiosità, l’ascolto e piccole pratiche quotidiane. Ognuno può coltivare la propria creatività e manifestarla nel proprio lavoro», ha raccontato Francesca Delogu durante uno speech su questo tema in un Tech Breakfast Talk che ho collaborato a organizzare a Firenze per Rekordata, l’azienda in cui sono a capo del marketing.
Quando ha chiesto: quante persone creative ci sono in sala? Io ho alzato la mano.
Ah come dicevo l’ultima volta sto provando a far tornare questa newsletter più frequente.
Facciamo che ci provo, quindi ora torniamo alle solite cose che - è vero - ne metto sempre da parte abbastanza.
CONSIGLI PER LEADER PROMETTENTI
Le riunioni non sono tutte utili. Anche quelle che ti dicono esserlo, ma tutte potrebbero essere organizzate meglio. «Puoi essere l'esempio che speriamo gli altri seguiranno per promuovere l'efficacia delle riunioni» scrive Steven G. Rogelberg autore di The Surprising Science of Meetings: How You Can Lead Your Team to Peak Performance (Oxford University Press).
«Per affrontare le sfide c’è bisogno di manager risolti» ha detto Ilaria Maria Dalla Riva, Chief Administrative Officer di Unicredit durante l’evento HR Trend di HR Community dove sono stata sul palco per mezz’ora anche io (a cantare, stando a questa foto).
Ho continuato a pensare a quell’aggettivo «risolto» usato da Dalla Riva che lo ha spiegato così: «Le soluzioni del passato non sono più utili. Serve una cassetta degli attrezzi vuota: un’abilità a disimparare la propria visione adattandosi al cambiamento. Ci sono segnali deboli da tener presente per governare le risorse umane, la differenza la faranno i manager con una postura appropriata rispetto al nuovo - sempre più generalisti e in grado di comprendere il contesto e dove si sposta - che sapranno gestire questa consapevolezza».
Chi è alla guida di un’azienda è spesso tentato di concentrarsi solo sulla strategia e non sulla cultura. Ma senza quella non si raggiungono gli obiettivi.
Se all’inizio dello scorso anno tre lavoratori su cinque (il 60%) nel mondo erano alla ricerca di una nuova posizione, dopo un anno - secondo una indagine commissionata da LinkedIn - la percentuale media è salita al 73%. E in Italia? Sei professionisti su 10 hanno dichiarato di voler esplorare nuove opportunità lavorative, ma dall’inizio del 2022 la competizione per i posti di lavoro è cresciuta: nel 2023 la media è stata di un posto di lavoro ogni otto candidature.
No, chiamare ragazze le colleghe non è una bella cosa. Consiglio ambosessi: la Treccani ritiene che si possa definire ragazza una persona di 25 anni. Io quest’anno ne compio 50 anni, per dire.
IL BIGNAMI DEL MARKETING
Qua stiamo ancora a chiederci cosa fare con l’Intelligenza Artificiale oltre ai riassuntini, mentre la scrittrice Rie Kudan ha vinto il più importante premio letterario giapponese scrivendo una storia di fantascienza usando ChatGPT e Etro ci ha fatto la campagna P/E 2024.
«Il marketing è un pilastro culturale. Non è un insieme di compiti svolti da funzioni preposte, ma un aspetto integrante della cultura organizzativa». Una definizione di
su .Come differenziare la comunicazione di prodotti e servizi a basso valore aggiunto da quelli ad alto tasso di innovazione usando l’esempio dell’alveare, da
L’esistenza vista come un cammino in cui invertiamo costantemente età effettiva ed età psicologica: «Ci comportiamo da adulti quando siamo bambini, giocando alla famiglia, e da bambini quando siamo adulti, regredendo a uno stato infantile prima con i propri figli, poi durante le crisi di mezza età, poi da anziani». Su Lucy sulla cultura. Parla di target, se vuoi leggerla così.
Nelle previsioni 2024 di Dentsu il marketing punta a essere locale.
Il turismo internazionale cresce tantissimo nel target donne over 65 in cui si registrano più viaggi in solitaria tra il 2019 e il 2022 (che sono passati dal 4% al 18%). Come vuoi invecchiare? Io così. E tu?
🎧 HO ASCOLTATO
Un ragazzo triste e le ragazze tristi. Una puntata di Comodino, il podcast di Ludovica Lugli e Giulia Pilotti per Il Post.
📖 STO LEGGENDO
Moriremo tutti, ma non oggi di Emily Austin (Blackie edizioni).
Salvare il tempo. Alla scoperta di una vita oltre l’orologio di Jenny Odell (NR edizioni).
Piano B. 10 consigli per cambiare lavoro di Vittorio Martinelli e Luigi Ranieri (Apogeo).
🛒 CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
Sulla fiducia: il 27 esce il nuovo libro di Annalisa Monfreda Quali soldi fanno la felicità? Perché le donne non sono pagate abbastanza, e altre domande audaci (Feltrinelli).
🗄️ DALL’ARCHIVIO
Otto anni fa stavo lasciando Mondadori e prima di farlo ho chiesto di poter visitare gli archivi, facendo un po’ di foto alle pubblicità di anni addietro. Questa è del 1981.
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🎯 A questa newsletter sono iscritte 6.557 persone. Grazie. Quella precedente ha avuto il 60% di Open Rate ed è stata letta da 8.040 persone. Il link più cliccato è stato il video dove Gianluca Diegoli dice che «Il problema del capo è che spesso i collaboratori sono davvero scarsi». Capisco l’interesse verso il tema.
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Ecco l’elenco dell’ultimo anno:
tante copie di Stay True. Tracce di un’amicizia di Hua Hsu (NR edizioni);
poi Sputiamo su Hegel. E altri scritti di Carla Lonzi (La Tartaruga) che io in verità non ho ancora finito di leggere;
segue un libro su uno dei temi preferiti: il giardinaggio, non la morte questa volta. I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo. Storia, viaggi e avventure alla scoperta del frutto più amato di William Alexander (Aboca);
e per finire Il magico potere del fallimento: Perché la sconfitta ci rende liberi di Charles Pépin (Garzanti) che mi aveva citato Montserrat Fernandez Blanco durante l’intervista che avevo citato qui.
Grazie della menzione ❤
Grazie per la mention <3 dopo la strategia dell'alveare non perdere la strategia del bruco con il cappello :-)