[tl;rl 119] Una notizia molto bella, gente fantastica, persone formidabili.
Qual è il livello scolastico necessario per comprendere ciò che dici?
Le Monde ha chiesto a Aurélien Amet del centro di linguistica della Sorbona di raccontare la sua analisi dei discorsi di Donald Trump. Nel video, ripreso da Internazionale, si parla dell’Indice di leggibilità Coleman-Liau che permette di verificare il livello scolastico necessario per comprendere un testo.
Per capire Trump basta avere nove anni.
E per credergli: non sapersi difendere dai meccanismi di creazione di una verità illusoria basati su ripetizioni, esagerazioni e contrapposizioni. In breve: dalle bugie.
E ora torniamo alle solite cose ché le possiamo capire.
IL BIGNAMI DEL MARKETING
Nel 1978 durante una tempesta di neve nasce il primo BBS, bulletin board system, con lo scopo di condividere informazioni e file. A seguito degli uragani che questo mese hanno colpito la Florida ho letto di come le aziende hanno usato la comunicazione interna per attuare un piano di risposta ai disastri.
«Nonostante la religiosità sia ai minimi storici, le persone non si lasciano sfuggire la possibilità di riciclare pratiche antiche in nuove forme moderne (ma a pagamento) di appartenenza, gratitudine e auto-gratificazione»,
sui calendari commerciali dell’avvento.Un uso consapevole dei font è uno strumento espressivo capace di rafforzare la comunicazione.
sul tema tiene un workshop sabato 26 ottobre a Milano.Nel 2025 uscirà per Bao Publishing una nuova collana e a curarla sarà Zerocalcare (che ne parla qui). È una cosa per le discussioni sui testimonial.
Sio «in un momento di particolare nausea algoritmica» - scrive - ha creato «un sito “come quelli di una volta”: statico, semplice, in html e senza commenti né like». L’ho già messo nelle slide della prossima lezione in università.
Raciolinguistics e I Am Not a Typo, da leggere per uscire dai bias, nella newsletter
di .Story-yelling e story-selling, i nemici dello storytelling, da
, la newsletter di .La guida definitiva per scrivere una newsletter di successo. Ora me la leggo. Da
la newsletter diPer il capitolo cosa ci facciamo con la AI:
«Sarà come è stato addomesticare gli animali nella storia dell'umanità. Abbiamo creato qualcosa di estremamente potente e, sì, il vostro cavallo può prendervi a calci e uccidervi, oppure potete cavalcarlo. E all'improvviso non dovrete più usare i vostri piedi se dovete percorrere una lunga distanza», Jerry Kaplan autore di Generative A.I.: Conoscere, capire e usare l’intelligenza artificiale generativa (LUISS University Press).
Qui c’è Geniale, un podcast di Matteo Bordone.
CONSIGLI PER LEADER PROMETTENTI
Il perfezionismo ha una compagna assai sgradevole. Si chiama “ansia da prestazione” ed è un’invitata molto invadente che prova spesso a rovinare il clima a bordo piscina. Si avvicina alla vittima designata e le sussurra nell’orecchio uno dei suoi tanti messaggi. Il suo preferito: «Sono tutti lì a osservarti mentre nuoti».
Porta con sé anche il senso di inadeguatezza, la sindrome dell’impostore e il resto di quell’allegra comitiva dei nostri disagi personali. Ma chi li ha fatti entrare?!
L’ansia da prestazione riguarda la nostra idea di ciò che gli altri si aspettano da noi.
La nostra idea. Che è ben diversa da quello che gli altri si aspettano realmente da noi.
Therapy spoiler: gli altri si aspettano anche meno.
Da: Il metodo scortese. Una guida controcorrente per farcela nella vita quotidiana, di
(Solferino).📖 STO LEGGENDO
La mia cosa preferita sono i mostri (Vol. 1 e 2), di Emil Ferris (Bao Publishing) perché ne avevano parlato qui.
🎧 COSE DA ASCOLTARE
È uscita oggi la settima puntata di Percorsi, la serie di Rame - prodotta da Piano P e in collaborazione con Banca Sella - pensata come una business school narrativa per la piccola e media impresa in forma di podcast.
Nelle puntate precedenti:
Da Napster ad Airbnb, l’economia peer-to-peer.
Sfide e nuove frontiere della gig economy.
Kodak e la rivoluzione digitale.
Dalla stalla 4.0 al vertical farm, le nuove frontiere dell’agricoltura.
Donne e finanza, la lezione di Muriel Siebert.
Da Blockbuster e Netflix, come cambiano domanda e offerta.
🛒 HO COMPRATO
Un massaggiatore per occhi. È una cosa strana, sì.
Un’altra padella. Più piccola.
Un appendichiavi che ho messo nell’anta di un armadio - per mettere in ordine le chiavi che erano sparpagliate nel cassetto dell’ingresso - con le relative targette: locale contatori, locale immondizia, locale biciclette, garage e così via.
🎄 CONSIGLI PER I REGALI DI NATALE
Mancano 61 giorni a Natale quindi secondo me siamo pure in ritardo per:
comprare il primo panettone,
decidere quando invitare a casa le amiche e gli amici a fare l’albero,
prenotare dove passare fuori casa durante le feste almeno un weekend.
Non siamo invece in ritardo per i regali di Natale, ma visto che lo so che ci vengono in mente poi sempre tardi, mi metto avanti solo con quelli che poi vanno bene - come ogni anno - pure per l’ultimo minuto:
l’abbonamento al Briefing quotidiano di Good Morning Italia;
l’abbonamento a Il Post per ascoltare i podcast solo per abbonati;
un abbonamento a The New Yorker con la famosa tote bag;
un abbonamento a Internazionale;
la carta "all you can visit" di Abbonamento Musei (che riunisce l’offerta culturale di Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta in un solo circuito: ci sarà qualcosa di simile nelle altre Regioni? Non so);
il biglietto per una mostra, quello aperto non lo fanno tutti i musei, ma la Galleria di Arte Moderna di Torino, per esempio, sì e fino a marzo c’è la mostra - in collaborazione con il Musée Marmottan di Parigi - su Berthe Morisot, unica donna tra i fondatori del movimento impressionista;
un meno poetico corso per fare il CV in inglese;
una Masterclass sulla scrittura con Amanda Gorman, Dan Brown, Margaret Atwood, Aaron Sorkin o Shonda Rhimes. Ma ci sono anche corsi di leadership e business strategy con il premio Nobel per l'Economia Paul Krugman, il CEO di Disney Bob Iger e tra gli artisti c'è anche Ringo Starr con una lezione sulla creative collaboration.
🗄️ DALL’ARCHIVIO
Tre anni fa usciva per Longanesi: Il pessimo capo. Manuale di resistenza per un lavoro non abbastanza smart. Se non lo hai ancora letto magari è arrivato il momento.
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Quella precedente, Dico sempre le stesse cose, ha avuto il 53% di Open Rate. Il link più cliccato è stato quello del mio profilo LinkedIn visto che ho detto di aver cambiato lavoro capisco la curiosità, ma subito dopo c’è quello della padella. Ci tengo.
Hey, ma ci sono io! Onorata di ritrovarmi qui! :)
Massaggiatore per occhi, nuovo must have 🤩