[tl;rl n.100] E tu ci hai già pensato?
Ogni volta che scrivo online una frase delle conversazioni con mia figlia devo pagarle i diritti, dice lei. Ha 12 anni, questo gioco lo facciamo da un po': le rileggo come l'ho riportata e se è d'accordo mi dà l'ok e mi chiede un euro. Abbiamo trattato: aveva stilato un listino dove la condivisione temporanea sulle storie di Instagram aveva un prezzo inferiore di un tweet. Giusto anche questo. Ma ho obiettato che per me era più importante - e quindi più frequente - che ne tenessi traccia, per conservare quei ricordi.
Ci sono tanti ricordi che preferirei non avere. Altri, come questo che mi fanno credere di aver fatto un buon lavoro. Ognuno di noi si dice brava/o come può.
E ora torniamo più o meno alle solite cose.
IL BIGNAMI DEL MARKETING
CONSIGLI PER LEADER PROMETTENTI
IL MIO GIVE BACK
Alieni, catastrofi naturali, guerre, inquinamento: i protagonisti, dopo essere sopravvissuti, devono sempre ricostruire un mondo migliore. Nei film post apocalittici la catastrofe è la metafora della necessità di cambiare abitudini che serve a farci dire: potevamo pensarci prima. Fermarci prima. Fare qualcosa di diverso. Prima.
Ma prima era difficile: presi ognuno dalle nostre corse personali, è dura perfino immaginare un modo diverso per fare le cose così da esercitare un minor impatto negativo sull’ecosistema, figuriamoci far sì che tutti si convincano della bontà del nuovo approccio. Serve sempre un segnale, qualcuno che se ne accorga in anticipo sugli altri.
Da quando è uscito Il pessimo capo. Manuale di resistenza per un lavoro non abbastanza smart (Longanesi) sono entrata in contatto con tante persone che lavorano nelle HR (no non è aumentato il numero dei CEO che hanno iniziato a seguirmi, le HR sì). Di cosa si stanno accorgendo… prima?
Sei alla guida di un’azienda o lavori nelle HR? Pensavi che – dopo aver riorganizzato il lavoro di tutti per far fronte all’emergenza, proposto o già implementato modelli basati sulla produttività, partecipato a tavoli di lavoro sindacali, di settore, di categoria – il 2022 sarebbe stato un anno più sereno e invece stanno arrivando altri problemi: le dimissioni, le nuove difficili assunzioni da fare se si propone un lavoro diverso dal lavoro da remoto…
Ecco il mio give back: prenota una mia pausa pranzo, ci sentiamo e - come se mi sedessi alla tua scrivania - cercherò di capire con te se hai un capo in crisi e possiamo fare qualcosa (posso anche parlarci con il tuo pessimo capo). Vengo con la scorta delle mie solite cose: audit, metodo, misurazione dei risultati. Facciamo 4 chiacchiere prendendo il caffè. Poi torni a dirmi come va.
🛒 HO COMPRATO
Un pulivetri, ma di design.
Copriscarpe monouso. Un giorno ve ne parlo.
Un cavalletto portapiatto davvero kitch, ma che mi serviva proprio così.
Qui invece ci sono i peggiori acquisti del 2021 di un po' di gente.
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📋 RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Ho un blog dal 2003, che si chiama Semerssuaq. La prima newsletter l'ho mandata nel 2012 e l'ultima l'ho mandata a novembre: La mia lista dei regali di Natale ha avuto il 52,8% di open rate e nel frattempo ho superato le 5000 iscrizioni e ho migrato da Tinyletter a Revue. Vediamo com'è. Intanto il New York Times a inizio gennaio ha usato per la prima volta la parola newsletterer e a me è piaciuta.
Questa che hai letto è la newsletter numero 100, dentro ci sono 25 link e puoi inoltrarli tutti a qualcunə a cui vorresti farli leggere. A me farebbe piacere.
📩 Te l'hanno inoltrata? Non la ricevi perché non hai mai pensato di iscriverti? Puoi rimediare lasciando la tua mail qua. Dice L'Eco della Stampa che ne vale la pena.
Oltre a 100 numeri di questa newsletter ho scritto un libro e non parlerò d'altro per un po'. Così lo sai. Sì, di libri ne avevo già scritti due: Due gradi e mezzo di separazione. Come il networking facilita la circolazione delle idee (e fa girare l’economia) e Se scrivi, fatti leggere. L’importanza della riconoscibilità in Rete, entrambi per Sperling & Kupfer, ma è ancora più incredibile che sono stata citata in questi altri 13 libri.
Non ho mai preso la patente, ma so andare a remi. Ho frequentato un MBA in Bocconi che con quello che è costato tanto vale ricordarlo dove si può. Dal 2012 insegno Comunicazione Digitale all’Università di Padova: le mie lezioni iniziano il 5 febbraio e a pagina 22 di questo documento trovi tutte le informazioni, volessi iscriverti al corso singolo sei ancora in tempo.
📻 Credo che il mondo sia piccolo e le connessioni un dono. Ne parlo in una serie su Storytel: 10 puntate, 4 ore e sai tutto (dico sempre le stesse cose).
La prossima newsletter con i link delle cose che delle cose che ho letto sulle questioni fondamentali della vita che mi fanno essere felice, capire meglio, essere più consapevole, triste o arrabbiata, arriva il mese prossimo.
❤️ Nel frattempo fai cose belle anche tu.