[tl;rl] La mia lista dei regali di Natale
Issue n.99

L’ultima volta che li ho visti esultare così in aula è stato per l’abolizione della povertà. Dario Salvelli
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L'unico modo per iniziare a cambiare le cose è vederle. Per questo dico che è importante (imparare a) parlare di soldi. Ma pure della qualità che quei soldi ci permettono di avere. Sul lavoro. Ma anche nel nostro tempo libero, quando mangiamo al ristorante, per dirne una.
Alessandro Borghese, in un'intervista sul suo lavoro come ristoratore, ha detto: «Bisogna essere datori di lavoro seri, dare prospettive. Se vogliamo che questo settore sia centrale per l’Italia è l’unica strada. Senza personale qualificato non andiamo da nessuna parte, se si trovano male i clienti non tornano».
Vale per ogni cosa. Anni fa, parlando di lavoro, un amico mi spiegava come succedeva che gusti e interessi si stessero appiattendo: siamo così tanto abituati al brutto che non ci stupiamo che il brutto chiami il brutto in una spirale verso il basso temo senza fine.
Come si organizza il lavoro, prima il proprio, poi quello altrui? Nella vita – mica solo lavorativa – si va avanti per passi, acquisendo consapevolezza delle proprie capacità e lacune insieme, sanandole dove possibile, cercando informazioni, studiando, cercando di capire quando non si è capaci. «Non si nasce imparati» si dice sempre dalle mie parti. E io l’ho fatta mia, questa frase. Quello che non so studio. E sono un po’ diventata esperta di tante cose. Studiandole. In What You Do Is Who You Are: How to Create Your Business Culture, Ben Horowitz dice: «Se vedi qualcosa che si discosta dalla cultura aziendale [o quello che vorresti lo fosse] e lo ignori, hai creato una nuova cultura». Quante volte ci sarà capitato? A me è successo di osservare come, in posti dove sapevo esserci standard elevatissimi, una volta scemati i controlli non si prestasse più così tanta attenzione alla qualità. E una qualità inferiore, in un posto che della qualità ha fatto sempre il suo vanto, si nota subito, tanto, e diventa un nuovo standard. Succede così anche con le persone, non solo con i prodotti del nostro lavoro, che sia intellettuale o che produca qualcosa di tangibile. Sono convinta sia possibile diventare persone migliori imparando dagli esempi peggiori.
E ovviamente qui è dove ti rimando alla lettura de Il pessimo capo. Manuale di resistenza per un lavoro non abbastanza smart (Longanesi).
Di questo tema ne ho parlato - passando anche dal ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e la sua idea di ripresa economica - sulle pagine di Domani in un pezzo dal titolo: Siete pronti a pagare per la qualità a cui non siamo più abituati?
Fine del consueto spazio autopromozionale.
E ora torniamo a poche solite cose che per oggi va così.
IL BIGNAMI DEL MARKETING
Una regola fondamentale, la regola delle regole secondo me.
CONSIGLI PER LEADER PROMETTENTI
«Ma io non ho tempo» non si dice perché non è vero. Per scoprire come organizzarti meglio, iscrivendoti alla newsletter di Chiara Battaglioni ti arriva un diario per fare i compiti. E capire dove finisce il tempo che hai.
Perché il marketing serve a tutto lo avevo già detto. Serve anche quando si fa recruiting.
📅 IL PESSIMO CAPO IN TOUR
Domani 5 novembre alle 18 sono in Regione Lombardia per: Un lavoro abbastanza smart. La nuova normalità tra ufficio e smart working con Nicoletta Caccia che meno di due anni fa, poco prima del lockdown, mi ha vista per un colloquio in BlueIT che è dove lavoro senza quasi essere mai andata in ufficio da allora. Vedremo di raccontarlo insieme come sarà il lavoro che ci aspetta, in diretta streaming da Palazzo Pirelli moderate da Laura Schirru.
Bookowski – Not the ordinary caffè letterario ha organizzato un evento l'11 novembre con me e Ciccio Rigoli a Legnano: Pessimo capo dobbiamo parlare è sold out ma qui c'è una lista d'attesa, se ci sono disdette te lo dicono. Se pensavi di venire, hai prenotato il tuo posto e hai cambiato idea faglielo sapere.
E se il pessimo capo fossi io? Me lo chiedo il 18 novembre alle 21 online sui canali di Mensa Italia, The High I.Q. Society.
Work, in progress. Il mondo del lavoro post pandemia raccontato da me e Annalisa Monfreda il 21 novembre alle 14.30 al LUISS Hub per Bookcity. La prenotazione è obbligatoria, mi raccomando.
🛒 HO COMPRATO
Un adattatore quadruplo per la presa, solo questo, capisci? Però ho iniziato a fare i regali di Natale. E anzi che non ho già deciso quando fare l'albero.
Ti serve qualche idea?
🎄 DALLA LISTA DEI REGALI DI NATALE PER CHIUNQUE, ANCHE PER TE
Mangia bene, lavora meglio, il libro di Myriam Sabolla (Cairo) che non perdo occasione per consigliare.
Myriam organizza corsi diversi per aiutarci in cucina. Non solo a cucinare, anche a organizzare meglio stipetti e lavoro, in modo da non arrivarci più in affanno a tavola. Puoi regalarne uno a chi vuoi e fare bella figura.
Bon ton pop. Manuale di galateo contemporaneo per migliorare se stessi e vivere bene con gli altri, il libro di Elisa Motterle. Che ne abbiamo bisogno tutti serve che lo ripeta?
Elisa organizza corsi e workshop. Puoi regalarli. O regalartene uno.
Un corso lo tengo anche io, all'Università di Padova, come ogni anno dal 2012 insegno Comunicazione Digitale nel Master in Comunicazione delle Scienze attivato dal dipartimento di Fisica e Astronomia. Da un po' di tempo il mio corso (sono 5 lezioni e le tengo al sabato mattina) è aperto anche a iscrizioni fuori dal Master, se ti va sei in tempo per iscriverti fino a una settimana prima dell'inizio del corso, il 5 febbraio. Qui - a pagina 22 - trovi tutte le informazioni.
Il 22 novembre io, Elisa e Myriam saremo al Circolo Bovisa, dalle 8 alle 11.30: vieni a far colazione con noi? Puoi comprare i nostri libri e anche quello di Jolanda Restano, La slitta rossa (Einaudi ragazzi) che è molto natalizio.
🗄️ DALL'ARCHIVIO
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RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Ho un blog dal 2003, che si chiama Semerssuaq. La prima newsletter l'ho mandata nel 2012 e l'ultima l'ho mandata a ottobre, l'oggetto è: Quanto ti costa farmi perdere tempo? e ha avuto il 58.2% di open rate e dopo quella si sono iscritte solo 27 persone.
Oltre a 99 puntate di questa newsletter ho scritto un libro e non parlerò d'altro per un po'. Così lo sai. Sì, di libri ne avevo già scritti due: Due gradi e mezzo di separazione. Come il networking facilita la circolazione delle idee (e fa girare l’economia) e Se scrivi, fatti leggere. L’importanza della riconoscibilità in Rete, entrambi per Sperling & Kupfer.
Non ho mai preso la patente, ma so andare a remi. Ho frequentato un MBA in Bocconi che con quello che è costato tanto vale ricordarlo dove si può. Dal 2012 insegno Comunicazione Digitale all’Università di Padova: le mie lezioni iniziano il 5 febbraio e a pagina 22 di questo documento trovi tutte le informazioni, volessi iscriverti al corso singolo sei ancora in tempo.
📻 Credo che il mondo sia piccolo e le connessioni un dono. Ne parlo in una serie su Storytel: 10 puntate, 4 ore e sai tutto (dico sempre le stesse cose).
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La prossima newsletter con i link delle cose che delle cose che ho letto sulle questioni fondamentali della vita che mi fanno essere felice, capire meglio, essere più consapevole, triste o arrabbiata, penso che potrei mandarla direttamente a gennaio, salvo cose urgenti da raccontare sotto le feste, ma penso proprio non ce ne saranno.
❤️ Nel frattempo fai cose belle anche tu.
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