[tl;rl] Hai un binocolo?
Issue n.94

Influencer, storytelling, selfie: non ne vorrei più sentir parlare per i prossimi 50 anni. Martino Pietropoli
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«Nelle foto sorrido. Nelle foto. Dentro, come direbbe Elena Ferrante, è uno sconquasso». Corinna De Cesare esce con il suo romanzo d'esordio, Ciao per sempre (Salani) e scrive: «Potrei parlarvi dell'oscillazione d'umore di questi giorni che va dal "capolavoro" a "non piacerà a nessuno" (...) ma non lo farò. Quello che voglio fare è invece condividere questo momento insieme a voi e rendervi partecipi di questa storia. Una storia che inizia nel 2002, eravamo in via del Corso a Roma, le maniche corte, Piazza Venezia sullo sfondo, una passeggiata con il mio ragazzo a parlare di futuro, le Messaggerie musicali dove ascoltavamo gratis i cd appena usciti (sì, c'è stato un mondo senza Spotify). Poi, quella frase, detta tra tante altre mentre si parlava di futuro: "Hai sempre scritto, prova a farlo per lavoro; compra tutti i giorni qualche giornale" mi disse lui davanti a un'edicola mentre camminavamo mano nella mano. E io lo presi in parola quel ragazzo, andando subito dal giornalaio che si trovava vicino a noi. Quando quello mi chiese: "Che voole signorì?" Io risposi: "la Gazzetta del Mezzogiorno, grazie". Tornai da lui con sto giornale enorme e ci facemmo tante di quelle risate perché per tutto il pomeriggio passeggiai con la Gazzetta sotto il braccio come i vecchi del paese, la solita terrona. Una scena a cui ripenso con il sorriso anche oggi perché fu la prova provata che lo sguardo di chi ci ama riesce a cogliere in noi quello che spesso non riusciamo a vedere in noi stessi neanche con il binocolo. Figuriamoci con la sindrome dell'impostore».
Ecco una storia che avrai già sentito: le donne non si candidano a una posizione se non hanno tutte le competenze richieste dal job posting, gli uomini anche se non le hanno. Nel mentre il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha dichiarato di voler proporre una piattaforma anonima per raccogliere le denunce di chi viola l'articolo 27 del codice delle Pari opportunità che prevede il divieto di fare domande sulla vita personale alle donne al momento dell'assunzione. Il problema sono le donne? No, le carriere delle donne sono frenate da una disparità di legittimazione sul posto di lavoro e il condizionamento sociale ha fatto sì che le donne si sentano meno meritevoli, creando un divario rispetto agli uomini che ha un impatto diretto sulla loro carriera. Secondo l’indagine di LinkedIn e The Female Lead condotta da Censuswide a febbraio, in Italia quasi la metà delle donne (47%) ha sperimentato una disparità di legittimazione dal punto di vista della progressione di carriera o degli aumenti di stipendio, o ha visto altre donne trovarsi in questa situazione. E per chi non ne ha mai vista una ecco la storia di Antonella Bellutti, la prima donna a candidarsi alla presidenza del CONI.
Ma parliamo dei fatti miei, come se non lo fossero anche quelli su.
🍰 PER IL MIO COMPLEANNO FATTI UN REGALO
Due anni fa oggi avevo già festeggiato, in anticipo, diversi dei 45 compleanni. Quest'anno facciamo che festeggiamo dopo. Tuttassieme. Per il mio 47esimo favoloso compleanno dovrei fare una di quelle cose tipo: guarda che sostengo una causa, metti i soldi lì. E invece no. Per il mio compleanno fatti un regalo.
Ho fatto una lista.
Proprio il 22 esce il libro di Myriam Sabolla Mangia bene, lavora meglio. La cucina 100% vegetale per persone indaffarate (Cairo) come te, come me. Compralo! Imparerai che con una guida come quella di Myriam in cucina tutto è più bello e buono. E in ordine. E che la cucina è facile da gestire. Anche se non ne possiamo proprio più di cucinare. Fai che diventi un bestseller. Fammi felice. E sii felice anche tu 💖
Quando ho divorziato ho avuto a che fare con tanti avvocati e avvocate (il mio ex marito ne ha cambiati tre), come dice Ciccio Rigoli nella sua newsletter: «Io veramente certe volte faccio fatica a capire cosa vogliono dire. Parole in legalese anche nella vita reale, tipo “la fattispecie” che non ho mai capito cosa voglia dire o cosa aggiunga al resto del discorso. Suppongo che quando cucinano dicono “Ho cucinato una fattispecie di polpettone” invece di dire che hanno fatto il polpettone e basta. Certo, in tribunale si usa parlare così, ma nella vita reale e con i clienti forse sarebbe meglio usare termini diversi. Quindi, carə avvocatə, mi sa che il public speaking serve anche a te». E a te serve? Io penso di sì. Iscriviti: è sabato 17 aprile. Costa 49 euro, ma se non ti piace ne paghi solo 10.
Sono nata a Este, sono cresciuta a Mondragone, ho studiato a Roma, ho vissuto a Urbino, poi di nuovo a Roma, poi a Londra e di nuovo a Roma e poi sono venuta a Milano. Sai che dico sempre «Che bella Milano»? Lo dico perché in questa città mi sento di avere tutte le possibilità del mondo tra cui scegliere. Due giorni fa è uscito l'ultimo libro di Gianluca Ferraris: Perdenti (Piemme), un libro che parla anche di Milano. Se ti piacciono i gialli lui è bravo (e mio amico).
E ora torniamo alle solite cose
IL BIGNAMI DEL MARKETING
Il comune di Castelfranco Emilia ha iniziato a usare lo schwa (ə) per essere più inclusivo anche nella sua comunicazione. Le parole sono importanti e cambiano il nostro modo di vedere le cose. E far vedere il valore che diamo loro. Come scrivere contenuti inclusivi? Qui c'è una guida.
CONSIGLI PER LEADER PROMETTENTI
Venerdì sera mi hanno chiesto di commentare per La Stampa l'ingresso di Chiara Ferragni nel CDA di Tod's. Ho parlato di CSR. Daniele Della Seta, invece, ha analizzato la questione della Governance aziendale.
🛒 COSA HO COMPRATO ONLINE
Un altro portadocumenti, ma non per me perché io ce l'ho 'sta cosa di voler mettere in ordine la vita di chiunque.
📺 VOGLIO VEDERE
Coded Bias, su Netflix.
🎧 HO ASCOLTATO
Terzo tempo, di Annamaria Anelli che dice: «Tutto quello che ho imparato e che funziona lo condivido con gioia (...) spero che leggendo tu mi voglia bene perché alla fine è quello che conta». È su Storytel. Ascoltalo, poi prendi tutto quello che dice quando parla di "te mamma" e sostituiscilo con "te papà, te uomo, te donna, te chiunque tu sia o voglia essere" perché è uguale. Vale come seduta di psicoterapia.
A proposito di psicoterapia, sempre su Storytel c'è Ansia? Parliamone, di Valeria Locati che è una brava.
📚 STO LEGGENDO
Prima persona singolare, di Murakami Haruki (Einaudi). È ancora sul comodino, sì.
🗄️ DALL'ARCHIVIO
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RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Ho un blog dal 2003, che si chiama Semerssuaq. La prima newsletter l'ho mandata nel 2012 e l'ultima l'ho mandata a febbraio: sì ne mando una al mese. L'oggetto è: Ti sono mancata? e ha avuto il 49.8% di open rate e dopo quella si sono iscritte 67 persone.
Oltre a 94 puntate di questa newsletter ho scritto Due gradi e mezzo di separazione. Come il networking facilita la circolazione delle idee (e fa girare l’economia) e Se scrivi, fatti leggere. L’importanza della riconoscibilità in Rete, entrambi per Sperling & Kupfer. Ho frequentato un MBA in Bocconi che con quello che è costato tanto vale ricordarlo dove si può. Dal 2012 insegno Comunicazione Digitale all’Università di Padova. Non ho mai preso la patente, ma fino all'anno scorso stavo imparando a andare a remi.
📻 Credo che il mondo sia piccolo e le connessioni un dono. Ne parlo in una serie su Storytel: 10 puntate, 4 ore e sai tutto: dico sempre le stesse cose.
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La prossima newsletter con i link delle cose che ho letto sulle questioni fondamentali della vita che mi fanno essere felice, capire meglio, essere più consapevole, triste o arrabbiata, la mando a maggio dopo aver cambiato la cucina.
❤️ Nel frattempo fai cose belle anche tu.
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Semerssuaq, il blog di Domitilla Ferrari
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