[tl;rl] 🍳 A cosa serve il marketing?
Issue n.86
Vorrei essere conosciuto come Chiara Ferragni. Che il numero dei lettori di quel che scrivo fosse paragonabile al numero dei suoi follower. Il mio obiettivo: avvicinarmi alla fama di Chiara Ferragni e che il museo Russo di Pietroburgo mi chiami per fare l'influencer (инфлюэнсер). Paolo Nori
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E pure quest'anno è passato: sono pronta per i buoni propositi di settembre, come ogni anno.
Sono stati due mesi bellissimi. Grazie Martino Pietropoli, Annalisa Monfreda, Daniela Farnese, Claudio Cammarano, Gianfranco Chicco, Claudia Torresani, Donata Columbro e Piergiorgio Grossi per aver mandato avanti la mia newsletter mentre io in pieno lockdown cambiavo lavoro, imparavo cose nuove, mi innamoravo, scrivevo il libro nuovo.
Adesso prendo tutti i vostri suggerimenti e me li porto in vacanza.
🍳 A cosa serve il marketing? Non lo so. Serve a vendere pentole, parola che qui useremo come nome comune un po' per tutto: per i servizi, le consulenze e pure per farci vedere le sfilate (perché l'hai vista, vero, la sfilata di Dior?). Il marketing serve a farmi comprare una bici nuova, proprio quella. Il marketing serve a farmi conoscere cose nuove, proponendomi gli oggetti più disparati che risolvono i miei problemi, o quelli di persone molto simili a me.
Il marketing sa tutto. Ne sa più della mia psicoterapeuta, o così dicono.
Il marketing serve a tutto. Anche a farti innamorare. Perché il marketing non ti vende le pentole per davvero, ma la promessa che miglioreranno la tua vita. Come l'amore.
E ora torniamo alle solite cose, versione estiva.
🏖️ COSA LEGGERE SOTTO ALL'OMBRELLONE
Vie di fuga, di Lucrezia Sarnari (Rizzoli). Qui il fanclub.
Modern Love, di Daniel Jones (Rizzoli).
Furore, di John Steinbeck (Bompiani).
Resto qui, di Marco Balzano (Einaudi).
A proposito di niente, di Woody Allen (La nave di Teseo).
Americanah, di Chimamanda Ngozi Adichie (Einaudi).
Becoming. La mia storia, di Michelle Obama (Garzanti).
I ragazzi della Nickel, di Colson Whitehead (Mondadori) che ha vinto il suo secondo Pulitzer in 3 anni.
🤳 PER FARE FOTO MIGLIORI PURE IN VACANZA
II maestri della luce. Conversazioni con i più grandi direttori della fotografia, di Larry Salvato e Dennis Schaeffer (Minimum Fax): sono interviste a famosi direttori della fotografia americani che parlano del loro mestiere come solo gli americani sanno fare: in modo semplice, informale, appassionante, senza filosofie o sovrastrutture mentali. Interessantissimo.
Tutti sono fotografi, una guida di Martino Pietropoli, come il suggerimento su.
🧘 PER PROVARE A ESSERE PERSONE MIGLIORI
La fragilità del bene, Martha C. Nussbaum (Il Mulino), per la metafora del poeta lirico Pindaro sulla virtù simile alla pianta della vite, che è una cosa di cui avere cura.
C'è bisogno di nuovi nomi, di Noviolet Bulawayo (Bompiani).
🛒 PER PREPARARSI A SETTEMBRE
Svuota il carrello. Il marketing spiegato benissimo, di Gianluca Diegoli (Utet) che di marketing ne sa a pacchi. Non fidarti.
Il futuro del lavoro è femmina, di Silvia Zanella (Bompiani).
21 lezioni per il XXI secolo, di Yuval Noah Harari (Bompiani).
Trick Mirror. Le illusioni in cui crediamo e quelle che ci raccontiamo, di Jia Tolentino (NR edizioni) che è la mia nuova amica geniale (in quest'intervista dice: «Mi sono data delle regole: non voglio sembrare né migliore né peggiore su Internet di quanto io non sia nella vita vera»).
🧮 SUI DATI
L’arte del vero. Dati, grafici e mappe per la comunicazione, di Alberto Cairo (Pearson).
Invisibili. Come il nostro mondo ignora le donne. In ogni campo. Dati alla mano, di Caroline Criado Perez (Einaudi).
Factfulness. Dieci ragioni per cui non capiamo il mondo. E perché le cose vanno meglio di come pensiamo, di Hans Rosling (Rizzoli). «Un libro che dovrebbe essere adottato come testo di ingresso, non test, in tutte le facoltà universitarie. Prima lo leggi, poi cominci a dare altri esami», dice Donata Columbro.
🗄️ DALL'ARCHIVIO
Share the love & the contact list, un post del 2013 sulle cose che credo importanti, pure oggi.
Di cosa parlo quando dico sempre le stesse cose, un post di settembre 2019 che a pensarci oggi non sembra anche a te che sia passato molto più tempo da allora? 🧐Cosa facevi un anno fa che ora non fai più?
📝 FAI UNA COSA PER ME?
Sto raccogliendo storie di pessimi capi. Mi racconti la tua?
RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Ho un blog dal 2003, che si chiama Semerssuaq. La prima newsletter l'ho mandata nel 2012, l'ultima è della settimana scorsa, la prossima ne parliamo a settembre. Qui c'è un archivio bellissimo.
💌 Ti è piaciuta questa newsletter? Dentro ci sono 19 libri consigliati da me e dagli amici che hanno scritto i numeri da maggio a ora, 33 link e solo 1000 parole e puoi inoltrarle tutte a qualcuno a cui vorresti farle leggere. A me farebbe piacere.
📩 Te l'hanno inoltrata? Non la ricevi perché non hai mai pensato di iscriverti? Puoi rimediare lasciando la tua mail qua. In caso di indecisione (hai ragione 👍di mail ne riceviamo già troppe) qui e qui dicono che non dovresti averne. E, se ti piacciono le newsletter di contenuto, quelle utili per imparare cose nuove, qui trovi una selezione fatta da me.
✏️ Hai mai pensato di scriverne una tua? Fossi in te partirei da qui: Caro amico mi iscrivo, di Nicole Zavagnin (sono di parte: parla anche di me).
La prossima newsletter - con i link delle cose che ho letto, che mi hanno fatto capire di più, delle cose che, se non mi hanno portata fin qui, mi porteranno sicuramente da qualche altra parte - la scrivo a settembre, promesso.
❤️ Nel frattempo fai cose belle anche tu.
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Semerssuaq, il blog di Domitilla Ferrari
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