L'oroscopo dell'estate (e altre cose più utili)
Issue n.47
Sono arrivata a una conclusione, che realizzare il proprio sogno è una merda, perché poi non sai più che cazzo fare, @_valegenni
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Tempo fa ho ascoltato Paolo Iabichino parlare della necessità per i brand di prendere posizione più che posizionarsi. Ci penso spesso, nel mio lavoro. E non solo.
Guarda questo video, poi ne parliamo.
L'operazione di Serviceplan con Rolling Stones che hai appena visto ha questo scopo: fare bella figura raccontando creatività e conoscenza profonda della pianificazione pubblicitaria online, dei suoi limiti e di cosa significa oggi essere in Rete: saperla manipolare.
Il prendere posizione oggi contribuisce al posizionamento di un brand, ovvero il modo in cui i prospect vedono ciò che quel brand vende, prodotti o servizi.
Oggi vorrei parlare solo di questo (ma poi non sarà così): Annamaria Testa - in un articolo lungo e pieno di link utili, per partire dalle basi - parla della reputazione come fenomeno multidirezionale e della sua ambivalenza.
Non si può piacere a tutti, ripete da anni Seth Godin. Ma avere linee guida è utile, non solo per non scontentare nessuno. Ma per accrescere la propria credibilità. Su questo non ho un esempio migliore delle linee guida del New York Times.
Una necessità ha portato alla stesura della policy de La Stampa che ha guidato giorni fa questa rettifica che si chiude con il commento del direttore Maurizio Molinari che dice:
I cambiamenti del costume vanno conosciuti e discussi, anche al prezzo di sollevare contrasti.
E nelle aziende cosa succede? Qual è l'opinione che si ha oggi del mercato del lavoro in Italia? Qui si parla di lealismo vs meritocrazia: non è una novità, ma è sempre doloroso.
Come far parte del cambiamento? E guidarlo?
Io partirei da qui: Quattro lezioni per aspiranti innovatori, un post di Annalisa Monfreda del 2016 di cui le sono ancora molto grata.
Per approfondire:
• Silvia Zanella e Luigi Centenaro hanno scritto un libro il cui sottotitolo è: Valorizzare l'azienda posizionando le sue figure chiave. Perché la reputazione di un'azienda è data anche dalla somma della reputazione delle persone che vi lavorano.
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Altre cose interessanti, su argomenti a caso:
• a Rimini, sabato 13 e domenica 14 luglio, Luigi Farrauto tiene un corso per disegnare mappe emozionali, fossi da quelle parti ci andrei, anzi forse potrei andarci, in effetti;
• Google Home legge le poesie di Guido Catalano e io non lo sapevo;
• le regole del networking, raccontate in un'intervista da Francesca Marano: da qui in poi ci sono un po' di video.
• Twitter prepara lo swipe ovvero: la volta scorsa ti ho parlato di data viz, questa volta di UX. Ci torniamo su.
Il link rotto della scorsa settimana (è una tradizione): quello sulla felicità.
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⚠️UNA COSA CHE TI CONSIGLIO ASSAI è giocare con l'oroscopo di Brezsny scritto per i prossimi mesi a mo' di biscotti della fortuna, ma prendendolo poco sul serio come Colapesce:
Ormai mi affido solo a Brezsny
Una scelta
Non fa primavera
Mi reputo all'altezza ma so già
Che mi sbaglio.
Hai mai visto il concerto disegnato? È qua e prima o poi ne vedrò uno dal vivo, lo so. Intanto se sei in Sicilia il 24 luglio puoi andare a sentirlo suonare in barca (e io no).
🍝 PARLA COME MAGNI
• Oggi a pranzo ho parlato di, è una lista. La aggiorno spesso. Dopo pranzo.
📚 STO LEGGENDO
• Grazie Obama. I miei anni alla Casa Bianca. Memorie semiserie di un giovane scrittore di discorsi, di David Litt (HarperCollins), è utile e fa ridere (e me lo ha consigliato Tatiana Cazzaro)
🗄️DALL'ARCHIVIO
• Come organizzare il proprio tempo, che c'è sempre bisogno.
• Le competenze sono sopravvalutate, ovvero di quando ho parlato con Seth Godin e gli ho detto che mica ero sempre d'accordo con lui. E lui non lo era con me.
E, PER FINIRE, UNA NUOVA RUBRICA: ESPRIMI UN DESIDERIO 5/ di varie
• Il desiderio della volta scorsa era:
riuscire a gonfiare la ruota davanti della bici.
E no, mentre scrivo, ancora non l'ho fatto, però dopo la newsletter della settimana scorsa mi hanno invitata a Londra a vedere un reading musicale di Neil Gaiman: il link è questo, magari ci vediamo lì. E soprattutto: sempre esprimere ad alta voce i desideri. E vale anche scriverli, come diceva Martino Pietropoli qui: Se vuoi fare qualcosa: scrivila.
• Quindi ora ho un desiderio da esprimere, ma visto che mentre un paio di queste newsletter non sono partite ho pensato di dire che volevo imparare a remare alla veneziana e lunedì ho fatto la mia prima lezione di nuovo, adesso come due newsletter fa, sono in difficoltà con i desideri.
Tu ne hai uno?
NELLE PUNTATE PRECEDENTI
💌 La scorsa newsletter è della settimana scorsa, come oggetto aveva Le cose importanti: le parole ha avuto il 60.7% di open rate (grazie, sempre) e la trovi qui.
Ti è piaciuta questa newsletter? Dentro ci sono 972 parole e puoi inoltrarle tutte a qualcuno a cui vorresti farle leggere. Nella newsletter della volta scorsa c'erano 1197 parole, ho esagerato?
📩Te l'hanno inoltrata? Non la ricevi perché non ti sei mai iscritta/o: puoi rimediare lasciando la tua mail qua.
La prossima newsletter con i link delle cose che ho letto, cose sulle questioni fondamentali della vita (che mi fanno essere felice, capire meglio, essere più consapevole, triste o arrabbiata), potrebbe arrivare giovedì prossimo oppure quello dopo, dipende come va. Nel frattempo ❤️ ️fai cose belle.
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