Il lockdown è stato un periodo perfetto [tl;rl feat. Gianfranco Chicco]
Issue n.82
Just learned the expression "Telework Ninja" used in Japan for people who don't show up at a scheduled meeting on Zoom (or other platform). Gianfranco Chicco
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Sto continuando a mandare la newsletter grazie al tempo che mi stanno regalando un po' di amici a cui ho avuto la faccia tosta di chiederlo. L'idea è di Gianfranco Chicco. Magari non aveva pensato che avrebbe dovuto scriverne una pure lui. ...
Non vi annoierò con le mie lockdown stories (ma magari vi annoierò lo stesso). Vivo a Londra da oltre sette anni, quasi più di quanto abbia vissuto in Italia. Quando Do' mi ha chiesto di fare il guest host di questa newsletter le ho risposto «sai quanto editing dovrai fare? quasi quasi ti verrà voglia di tornare a scriverla tu». Ha riso.
Dicevo, non vi annoierò con storie di lockdown, ma con qualcosa che è successo a molti di noi durante le settimane spese chiusi in casa (a Londra lo siamo ancora). Abituato a girare il mondo per lavoro, è stato strano non salire in aereo per più di sei mesi (and counting) né incontrare di persona famiglia, amici e conoscenti (nonostante tutto, il mio compleanno è stato molto bello).
Come direbbe Dua Lipa (e molto prima Olivia Newton John), let’s get physical!
In tanti hanno imparato a fare il pane o fare a maglia. Io ho fatto i ravioli un paio di volte (la pasta fresca la facevo già da prima) e i primi passi di visible mending (rammendo visibile?!) ispirato dal lavoro di Hikaru Noguchi (ho fatto anche il pan di Spagna nel rice cooker, ma non credo conti come skill).
Penso che ci siamo dedicati ad attività manuali con tanto fervore per compensare l'intorpidimento generato dallo sconvolgimento delle nostre routine e dalla schermatite acuta, ma anche per uscire dalla nostra testa per un po’. Pensare con tutto il corpo viene spesso relegato a un livello inferiore rispetto all’intelligenza cerebrale. Però negli ultimi anni più studi hanno dimostrato che l’embodied knowledge (sono sicuro che la traduzione giusta non sia intelligenza incarnata come mi suggerisce Google) è una componente essenziale per una vita sana. Inoltre, la conoscenza tacita (qui mi pare la traduzione sia azzeccata), quella che non si può condividere con parole ma attraverso l’esperienza diretta (nessuno impara ad andare in bicicletta leggendo il manuale di istruzioni), è al centro di tante attività che oggi riteniamo importanti.
Chiedete in giro, dal meccanico di quartiere al designer famoso, ma anche al medico e il programmatore, cosa sia essenziale per compiere le loro attività al meglio e citeranno le loro esperienza e intuizione.
Dicevo, il lockdown è stato un periodo perfetto - anche se forzato - per esplorare il mondo che ci circonda con tutti i sensi (non vi sto a raccontare la storia che ne abbiamo più di 20, rimaniamo con i cinque classici), in particolare quelli che vanno oltre alla vista. Per esempio, ho raggiunto a piedi tutti i parchi in zona, che comprende oltre a Clapham Common: Tooting Bec Common, Wandsworth Common, Streatham Common, Battersea Park e Brockwell Park (anche se non sembra, Londra ha molto verde). Ovviamente mantenendo la giusta distanza e indossando la mascherina (ho preso questa, sognavo queste qui).
Mi son goduto i colori, i profumi, e i suoni diversi dal solito (forse prima non ci avevo fatto caso). Con meno macchine e aerei in circolazione ho ascoltato con maggiore attenzione i suoni che mi circondano, ad esempio gli uccelli e paperelle varie (vivo di fronte a un bellissimo parco con un laghetto dove ogni tanto c’è pure un airone).
Una cosa che facevo già e che ho raddoppiato in questi mesi è l’invio di lettere e cartoline scritte a mano. Royal Mail fa francobolli speciali bellissimi (in uscita quelli dedicati ai Queen). Credo fermamente che questa dimensione più piccola, più umana, mi abbia aiutato a restare sano di mente (insomma), e vorrei portare avanti queste micro-esplorazioni anche quando le cose somiglieranno di più al mondo di prima. Come ha scritto Jon Kabat-Zinn, fondatore della Stress Reduction Clinic:
«Le piccole cose? I piccoli momenti? Non sono piccoli».
Statemi bene,
gian
COSE CHE STO...
Provando: Hey.com, il nuovo servizio mail creato dai fondatori di Basecamp (non chiedetemi inviti, non ne ho).
Facendo: visible mending, seguendo le istruzioni di Hikaru Noguchi su Instagram e sul suo libro.
Tentando: di non avere Instagram sul telefono, almeno per un po’ (avevo già rimosso Facebook e Twitter da tempo, gli uso solo su desktop).
Ascoltando: il delizioso podcast The Modern House. Chi ha detto che gli immobiliaristi sono noiosi?
Praticando: il giapponese guardando serie su Netflix senza sottotitoli o quasi. Vi consiglio: Midnight Diner, The Naked Director, Giri / Haji.
SE VI INTERESSA...
Il marketing e l'economia comportamentale, vi consiglio di guardare le registrazioni di Nudgestock, che si è tenuta in giro per il mondo la scorsa settimana. Sempre sul tema behaviour design, è uscito da poco lo stra-consigliatissimo libro di BJ Fogg, Tiny Habits (credo ci sarà in italiano a breve).
Imparare di più sull’embodied knowledge, Simon Roberts ha appena pubblicato The Power of Not Thinking: How Our Bodies Learn and Why We Should Trust Them.
Approfondire la storia di quanti sensi abbiamo, qui trovate un assaggio e Charles Spence ne ha scritto qui.
Qualche consiglio di cosa fare a Londra, ho scritto questa mini-guida per i miei amici.
🗄️ DALL'ARCHIVIO
RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Ho un blog dal 2003, che si chiama Semerssuaq. La prima newsletter l'ho mandata nel 2012 e l'ultima è della settimana scorsa. L'oggetto è: Il resoconto involontario di come il nostro mondo stia cambiando, l'ha scritta Claudio Cammarano, quella prima Daniela Farnese, quella prima ancora Annalisa Monfreda, e la prima è stata quella di Martino Pietropoli.
💌 Ti è piaciuta questa newsletter? L'ha scritta Gianfranco Chicco, dentro ci sono 33 link e 1192 parole e puoi inoltrarle tutte a qualcuno a cui vorresti farle leggere. A me farebbe piacere, penso anche a lui.
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✏️ Hai mai pensato di scriverne una tua? Fossi in te partirei da qui: Caro amico mi iscrivo, di Nicole Zavagnin (sono di parte: parla anche di me).
La prossima newsletter con i link delle cose che ha letto qualcun altro arriva quindi giovedì prossimo. Sarà così per un po'.
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Semerssuaq, il blog di Domitilla Ferrari
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